Caroprezzi l'Eurispes attacca i commercianti

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Polemica con l’Istat: pronto un nuovo paniere
Riesplode la guerra sui prezzi - Eurispes contro i commercianti:
«L’inflazione è colpa loro»

bille'ROMA - Dopo le polemiche di inizio anno sui rincari di molti prodotti alimentari, l'Eurispes ieri è tornata all'attacco senza risparmiare nessuno. L'Istat accusata di metodi di calcoli viziati e di partire da un paniere di prodotti errato. I commercianti che hanno approfittato del passaggio all'euro per scatenare un'ondata di rincari. E in questo contesto ha annunciato che già in primavera sarà pronto un paniere alternativo a quello Istat.
Le reazioni alla sortita dell'Eurispes sono state immediate e categoriche, specie da parte delle associazioni di categoria. Confcommercio ha parlato senza mezzi termini di disinformazione, contestando punto per punto le argomentazioni di Eurispes.
A scatenare la nuova bufera sul caro-prezzi è stata ieri mattina un'audizione parlamentare del presidente di Eurispes Gian Maria Fara, secondo cui i rilevamenti statistici prodotti dall'Istat rischiano di dare risultati lontani dalla realtà. «A marzo o aprile - ha annunciato Fara - effettueremo rilevazioni e calcoli sull'inflazione generale partendo da un paniere alternativo. E questo malgrado i molti tentativi di delegittimazione». Nel mirino dell'Eurispes ci sono in particolare i commercianti. «I prezzi in questi mesi non sono aumentati alla produzione o nella grande distribuzione. Abbiamo invece la sensazione che i commercianti abbiano approfittato dell'euro per mettere in moto un'ondata speculativa diventata eclatante».
Pronte le risposte. Il presidente dell'Istat Luigi Biggeri ascoltato dalle stesse commissioni parlamentari ha difeso «la piena indipendenza e autonomia» in cui opera l'istituto di statistica spiegando nello stesso tempo che «il divario tra l'inflazione effettivamente calcolata e quella semplicemente percepita, molto forte nei mesi scorsi si sta attenuando».
Ben più dura la risposta di Confcommercio secondo cui «il tentativo di scaricare sul solo commercio le responsabilità dell'aumento dei prezzi oltre a non avere alcun fondamento statistico appare anche scorretto». Per Confcommercio infatti è infatti «incontestabile che aumenti ben maggiori rispetto a quelli dei beni di consumo si sono registrati nel settore dei servizi pubblici e privati, dalle tariffe alle assicurazioni».
Non del tutto convinto delle critiche dell'Eurispes neanche il presidente della commissione Attività produttive della Camera Bruno Tabacci secondo cui «rivedere il paniere utilizzato dall'Istat è un passo che certo da solo non fa calare i prezzi. Il problema è piuttosto quello di rivedere l'intera struttura della distribuzione»

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