Confcommercio, economia a rischio di recessione

Confcommercio, economia a rischio di recessione

 

La primavera potrebbe essere sinonimo di una recessione tecnica per l’economia italiana, considerato che le ultime stime previsionali indicano un decremento del PIL dello 0,4 e dello 0,6%, rispettivamente per i mesi di febbraio e di marzo, trend che sarà accompagnato da dinamiche al ribasso quanto a produzione industriale, consumi e occupazione.

Questo lo scenario delineato dalle ultime analisi  congiunturali dell’Ufficio Studi di Confcommercio che sottolinea come, un’ulteriore criticità specifica, potrebbe essere rappresentata dalle difficoltà cui deve far fronte il turismo, segmento tradizionalmente foriero di indicazioni positive per il quadro economico del nostro Paese.

Nel report viene sottolineato anche il deterioramento della domanda delle famiglie a gennaio (-0,4% rispetto a dicembre), frutto della flessione di quella inerente i servizi (-0,4%) e i beni (0,3%) e dello 0,6%, invece, sullo stesso mese dell’anno scorso.

Nel dettaglio, a gennaio, il calo, sempre in relazione a dicembre 2019, ha toccato soprattutto la mobilità nel suo complesso (-2%), il settore ricettivo - alberghiero (-0,7%) e quello dell’abbigliamento/calzature (-0,3%), con i soli beni e servizi per le comunicazioni a fornire indicazioni positive (+0,4%).

Spostando poi il focus su base tendenziale (gennaio 2019) il valore dello -0,6% è stato determinato da un aumento della domanda dello 0,5% per i servizi, da ascrivere anche in questo caso soprattutto alla buona performance del comparto delle comunicazione, cui ha fatto però contraltare il marcato arresto di quella per i beni (-1,2%) che ha interessato in particolar modo la mobilità.

 

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