Convegno "Mercato Ortofrutticolo di Trieste - Ruolo nella nuova Europa"



Dare un nuovo impulso ad una realtà commerciale di grande importanza e tradizione per la città la cui nuova ubicazione però potrà rappresentare un'opportunità di sviluppo da cogliere da parte degli operatori solo se gli stessi, supportati dalle Istituzioni, sapranno adeguarsi alle nuove esigenze di tutti i loro interlocutori di business e dei progressivi cambiamenti che interesseranno i soggetti della rete distributiva.
Questi i contenuti del convegno Mercato Ortofrutticolo di Trieste – Ruolo nella nuova Europa", svoltasi presso la Camera di Commercio, organizzato dall'Associazione Commercianti all' Ingrosso di Prodotti Ortofrutticoli della Confcommercio della provincia di Trieste in collaborazione con la Federagra ed il supporto del MedioCredito del Friuli Venezia Giulia.
Ad aprire i lavori è stato Ottavio Guala, presidente nazionale della Fedagro, il quale, nel corso del suo intervento, ha rimarcato come, anche grazie anche all'attuazione di comportamenti improntati alla trasparenza nei confronti dei consumatori soprattutto in termini di qualità delle merci e di rispetto dei prezzi esposti, si sia potuto riscontrare, soprattutto nel corso degli ultimi anni, una valorizzazione dei Mercati da parte dell'Utenza i quali, in un prossimo futuro, ricopriranno anche un ruolo fondamentale nell'ambito di alcuni progetti che saranno realizzati in collaborazione con l'Ismea ed il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Guala, poi, riferendosi alla realtà triestina, ha ribadito la grande importanza del futuro insediamento che sorgerà nella zona delle Noghere il quale, grazie alla posizione strategica della città e ad un suo auspicabile sviluppo infrastrutturale per quanto concerne i collegamenti stradali e ferroviari, potrebbe trovare nei nuovi mercati, incluso quello dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, nuove e concrete opportunità di sviluppo.
Successivamente Dario Caccamisi, Docente presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Parma, ha illustrato quelle che dovrebbero essere le linee guida di un moderno centro agro-alimentare dei prodotti freschi.
Caccamisi, nel sottolineare come il trend del mercato italiano indichi inequivocabilmente una flessione dei consumi, ha quindi rimarcato come, il cliente, oggi, in base anche ai risultati di un'indagine condotta da "Largo Consumo" scelga i prodotti, con maggiore preferenza per quelli di campo rispetto ai "biologici",in base a precisi criteri legati alla freschezza, al prezzo ed alla stagionalità della merce.
Caccamisi ha poi posto l'accento sulle peculiarità che dovranno caratterizzare gli operatori del settore nel prossimo futuro con i primis un'adozione di adeguate strategie di marketing che dovranno essere accompagnate da una costante attenzione per ogni forma d'innovazione, presupposto irrinunciabile per una maggiore competitività ed un progressivo allargamento delle attività di business dell'Impresa.
A livello strutturale, ancora secondo Caccamisi, anche nell'ottica di un indispensabile contenimento dei costi, saranno essenziali la creazione di piattaforme ad hoc, con particolare riferimento al modello europeo di outsourcing logistico e la collocazione dei centri in siti nevralgici, obiettivi prioritari e di comune interesse per soggetti istituzionali, organizzazioni di categoria ed imprese.
Renato Guercio, presidente dell'Associazione, ha tracciato quindi un breve quadro del Mercato Ortofrutticolo attuale, una struttura in cui operano 220 dipendenti diretti delle imprese, con un fatturato c"

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