Cultura, in Italia si spende ancora troppo poco

Nel nostro Paese, nonostante un marcato incremento sul 2017 (3,1%),  la cultura assorbe il 6,7% della spesa annua complessiva per famiglia a fronte dell’8,5% della media UE.

A rivelarlo è il rapporto 2018 “Impresa Cultura”, realizzato da Federculture, che evidenzia anche un forte divario interno tra il Nord ed il Meridione, con il primo che dedica a teatri, musei, libri  e concerti circa 150 Euro al mese ed il secondo non più di 90.

A livello europeo, i cittadini maggiormente sensibili alla crescita culturale sono quelli svedesi (11% della spesa annua complessiva per nucleo) mentre, in ambito italiano, il Trentino Alto Adige è la regione più virtuosa (191 Euro al mese), quella meno la Sicilia (66 Euro).

In preoccupante decremento anche il supporto alla cultura da parte di amministrazioni locali (-4% sul 2015) ed istituti bancari (-9% rispetto al 2016), trend ritenuti preoccupanti, soprattutto quelle istituzionale, considerate la ricchezza del patrimonio culturale del nostro Paese dal quale derivano notevoli introiti legati all’accoglienza, specie di visitatori stranieri (+45% negli ultimi dieci anni secondo i dati di Ricerca Intesa Sanpaolo).

Uno scenario complessivo che, per Confcommercio, dovrebbe indurre le forze politiche ed istituzionali non solo a ripensare il “Sistema Turismo”, ma anche ad aumentare le risorse a beneficio della cultura in quanto rappresenterebbero un investimento ad ampio spettro e di prospettiva  e non una mera spesa.