| Da maggio, sul sito della Confcommercio, si potranno verificare gli standard qualitativi delle residenze per anziani
Clic. La casa di riposo va in «rete» Le case di riposo private entrano in rete. Da maggio, cliccando sul sito della Confcommercio sarà infatti possibile visitare le residenze per anziani verificandone in prima persona gli standard: dal nome del titolare al numero di dipendenti, dagli orari alle diete. L'iniziativa è stata annunciata ieri pomeriggio nel corso dell'assemblea che ha visto riuniti nella sala della Confcommercio di via San Nicolò gli aderenti alla Fisa, la Federazione che riunisce la maggioranza degli imprenditori della sanità e dell'assistenza locali.
«L'obiettivo dell'ingresso in rete - spiega Claudio Berlingerio, responsabile del Centro studi sociali della Federazione - è di garantire la massima trasparenza alle strutture del privato così da tutelare il cittadino. Le pagine web non si esauriranno infatti in una semplice vetrina. I parametri di qualità delle case di riposo saranno invece sottoposte a una verifica periodica e puntuale da parte della Fisa».
La trasparenza e l'innovazione sono d'altronde le nuove parole d'ordine dei gestori delle residenze polifunzionali per anziani. «Siamo una categoria forse non troppo amata - ha notato ieri il presidente Fisa uscente, Dario Favretto - ma operiamo alla luce del sole: vorremmo dunque ci venisse riconosciuta l'attività assistenziale che svolgiamo».
La portata del fenomeno, che è squisitamente triestino, è tale da non poter essere ignorata. «Negli ultimi vent'anni - ricorda Berlingerio - le strutture private hanno ospitato quasi 10 mila anziani, in gran parte non autosufficienti per una recettività complessiva che oggi si aggira sui 1750 posti letto». Certo non sempre - soprattutto negli anni del boom del settore privato, tra l'80 e il '90- l'accoglienza e l'assistenza erogate agli anziani sono stati adeguati o di buon livello. Ad ammetterlo per primi sono gli stessi imprenditori.
Ma, è stato ribadito ieri, la situazione è profondamente mutata. Al punto che la formula tradizionale della residenzialità inizia a mostrare alcuni limiti. Negli ultimi anni le politiche sul territorio hanno infatti maturato un ventaglio di offerte socio-sanitarie volte a mantenere quanto più l'anziano al suo domicilio. Tanto che le case di riposo registrano un decremento nelle richieste di ricovero.
E' allora il momento, questa la conclusione dell'assemblea Fisa, di modificare l'offerta proponendo nuove soluzioni alle famiglie (ad esempio i centri diurni, i ricoveri di sollievo o altre modalità non definitive di accesso alla casa di riposo) e puntando sulla qualità. A questo scopo, in parallelo alla vetrina sul web, prenderanno le nuove linee per l'au
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