Fumo nei locali pubblici, dal 14 gennaio si cambia

rassegna stampa

Con il 14 gennaio in vigore le norme che prevedono sale separate per i fumatori e adeguati impianti di ricambio dell'aria: un anno di tempo per adeguarsi. Gli esercenti che non potranno allestire appositi spazi dovranno imporre il divieto di accendere la sigaretta

Il fumo incombe su bar, caffè e ristoranti

Tempi duri per i fumatori e per i titolari dei pubblici esercizi. Bar, caffé, ristoranti, trattorie, entro un anno dovranno dotarsi di una sala riservata ai fumatori, oppure applicare il divieto di fumo. Lo stabiliscono le norme della legge anti-fumo, il cui decreto, come riferiamo qui sopra, entra in vigore col 14 gennaio, dando appunto agli interessati un anno di tempo per adeguarsi.
Ma quali conseguenze avranno queste norme sugli esercizi pubblici cittadini, e come si stanno preparando i titolari o i gestori all'appuntamento del gennaio 2005?
I caffè e i bar sono fra i locali più interessati alle nuove regole, vista l'abitudine molto diffusa di accompagnare la classica sigaretta alla tazzina di caffé. «Non abbiamo ancora deciso cosa fare – dichiara Vicenzo Menni, titolare del Caffé Stella Polare – anche perchè disponiamo di due sale sul retro che potrebbero essere riservate i fumatori. Certo è che, o si adegua il locale oppure si vieta di fumare. Penso che per prima cosa consulterò un esperto di impianti di ricambio dell'aria per vedere quali sono gli adeguamenti».
Il futuro divieto potrebbe determinare un calo della clientela. Menni dice di no, anche se sottolinea che «la clientela è molto esigente, bisogna trattarla con le pinze. Si devono introdurre le novità – aggiunge – in maniera graduale. Non si può infatti togliere un visio a ci ce l'ha. E poi, se in un gruppo ci sono sia fumatori sia non fumatori, come si fa a dividerli? Bisogna fare le cose con calma, invitando i clienti a regolarsi».
Certi locali, con caratteristiche particolari, avranno però difficoltà ad adeguarsi. E nell'impossibilità manifesta di separare i fumatori dai non fumatori, dovranno vietare il fumo. «Il mio é un locale particolare – sottolinea Benito Benedetti, titolare della Galleria Fabris – e non posso creare delle salette in quanto é vincolato. Dovrò quindi proibire il fumo, il che porterà a una discriminazione della clientela. Da mesi – prosegue – ho tolto i posacenere, ma resta il fatto che più della metà dei clienti fuma. Le nuove norme sono un grosso problema per tutti i ristoratori che hanno una sala unica. Inizialmente temo un calo della clientela, almeno finché la gente non si abituerà».
Insomma, il nodo della questione sembra stare nell'esistenza o meno, già adesso, di sale separabili. Chi non sembra avere grossi problemi é un ristoratore, Sergio Jugovaz, titolare dell'«Antico Pavone». «Gran parte delle persone – racconta – già ora evita di fumare. La gente è più attenta. Abbiamo comunque una sala grande, che probabilmente riserveremo ai non fumatori e una più piccola che separeremo adeguatemente per chi

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