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| 05 aprile 2003: In commissione passa la svolta liberalizzatrice nella grande distribuzione voluta da Dressi. Approvato il collegato GORIZIA. Si aprono nuovi spazi per la grande distribuzione in Friuli-Venezia Giulia. La commissione regionale al commercio ha infatti approvato alcuni emendamenti al collegato alla finanziaria in cui si da la possibilità ai centri minori già autorizzati in zona Hc, di ampliare le loro dimensioni in deroga ai limiti previsti in precedenza. Un provvedimento che riguarda in particolare le strutture già esistenti a Roveredo in Piano e a Gemona. Novità anche per quanto riguarda il discusso Centro commerciale di Fium Invia una richiesta ed il nostro team ti contatterà quanto prima. Richiedi assistenza
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Ed è proprio in questa sede che i provvedimenti approvati ieri potrebbero trovare nuove resistenze. La possibilità concessa ai centri commerciali minori con determinate caratteristiche di poter ampliare ulteriormente la loro attività viene infatti considerata dalle categorie del settore come una nuova apertura alla grande distribuzione mettendo ulteriormente in sofferenza la rete dei medi e piccoli negozi già in forte difficoltà. Ed è stato probabilmente a causa delle contrarietà, espresse a più riprese dalla categoria, che si sono create anche ieri delle tensioni nella maggioranza di Centro- destra. In commissione, infatti, sia la Lega Nord sia Forza Italia avevano inizialmente manifestato delle forti perplessità sugli emendamenti presentati dall’assessore Sergio Dressi, al punto che c’è voluta una sospensione per ritrovare quel minimo di unitarietà che ha poi consentito l’approvazione delle nuove norme, decisamente bocciate invece dall’opposizione di Centro- sinistra che ha rinnovato a Dressi le critiche per la gestione del settore in ambito regionale. «E’ paradossale che dopo quattro anni non siano ancora stati predisposti i regolamenti previsti dalla legge - ha affermato il diessino Renzo Petris - e si continui invece a procedere a colpi di maggioranza per approvare provvedimenti che creano ulteriore incertezza in un panorama commerciale già profondamente in crisi. Ancora una volta - ha proseguito Petris - si assiste ad una mancanza totale di programmazione che amplia gli spazi della grande distribuzione senza tener conto nè dei risvolti sul territorio nè della necessità di attuare un piano preciso che regolamenti un settore che vive ormai in completa "deregolation". Sicuramente in consiglio regionale daremo battagli cercando di bloccare l’approvazione definitiva delle norme licenziate oggi».