Illegalità e contraffazione in crescita anche in FVG

Non diminuiscono, anzi sono in crescita per il 42% degli imprenditori interpellati, illegalità e contraffazione in Friuli Venezia Giulia. Fattori che si traducono in danni concreti per le imprese e drenaggio di gettito fiscale. A sostenerlo è il Rapporto 2017 di Format Research commissionato dalla Confcommercio regionale che evidenzia come, nell’anno in corso, circa il 20% dei consumatori, in particolar modo di sesso femminile, tra i 35 ed i 54 anni, abbia acquistato almeno una volta prodotti o servizi dal sommerso. Gli articoli più gettonati da parte della clientela, peraltro consapevole nella misura del 73% dei rischi derivanti, sotto diversi aspetti, dagli acquisti non regolari, si riferiscono ad abbigliamento (57,7%), calzature (30,2%), pelletteria (30,1%) ed occhiali, orologi e gioielli (30%). Dinamiche che danneggiano trasversalmente il terziario, soprattutto le aziende più piccole, il 61% delle quali afferma di essere stato almeno una volta interessato dai circuiti illegali di vendita di merci e/o servizi. Ad esprimere perplessità sulla reale efficacia delle leggi volte a contrastare contraffazione ed illegalità è il 72% complessivo degli operatori economici, specie quelli del comparto alberghiero, che rimarcano la crescente concorrenza sleale registrata nel settore e veicolata dal web