Innovazione: approvata la legge

Approvato il provvedimento fortemente voluto dal presidente uscente Renzo Tondo
La legge sull’innovazione adesso è realtà
L’opposizione: dovevano muoversi prima

TRIESTE - Renzo Tondo porta a casa una legge, quella sull’innovazione, cui teneva in particolar modo per concludere in bellezza la propria carriera di presidente. Un provvedimento che la stessa giunta, ovviamente, ha sempre ritenuto un passo importante, tale da connotare l’intera legislatura. Che è passato ieri pomeriggio coi voti di Forza Italia, An, Lega, Udc, autonomisti; contrari Ds e Pdci, astenuta la Margherita.
Con questa legge si vuole favorire lo sviluppo del sistema produttivo regionale attraverso la promozione delle nuove tecnologie, la formazione professionale, l’istruzione, l’assistenza, la competitività e la cooperazione fra le imprese del Friuli-Venezia Giulia. E ciò per contribuire a un’efficace risposta alle sfide imposte dalla globalizzazione e dall’ampliamento dell’Europa comunitaria col diretto collegamento fra il mondo produttivo e i centri di ricerca compresi quelli universitari. Un modo con cui arginare altresì la «fuga dei cervelli» col favorire l’assunzione di personale d’elevata qualificazione da utilizzare nelle attività di ricerca.
In sintesi il provvedimento prevede tre strumenti di intervento: il Comitato per l’innovazione (che coinvolge direttamente gli atenei di Trieste e Udine, l’Area di ricerca triestina, L’Agemont e il Bic), il Fondo speciale (che tramite la Friulia favorirà le imprese interessate allo sviluppo di progetti e programmi collegati alla ricerca) e i finanziamenti (11 milioni di euro per il 2003) a sostegno delle imprese attive nell’industria, nell’agricoltura, nell’itticoltura, nei trasporti e nei parchi scientifici e tecnologici.
Ed ecco le dichiarazioni rese a nome dei vari gruppi prima del voto. Per il forzista Franco Dal Mas si punta a creare così un sistema proiettato verso la qualità della tecnologia, del suo welfare, dell’innovazione e a favorire le esigenze di internazionalizzazione della nostra produzione. E tutto grazie all’intuizione – ha concluso – del presidente Tondo.
Per la maggioranza sono poi intervenuti Maurizio Franz (Lega), il quale ha sottolineato quale punto saliente l’incentivazione all’insediamento e alla nascita di imprese ad alto contenuto tecnologico; e Adriano Ritossa (An), per il quale si scongiurerà così che le aziende si muovano a sé stanti e che le università e i centri di ricerca agiscano in modo parcellizzato.
Dall’opposizione il diessino Lodovico Sonego ha invece contestato che, se è vero che il provvedimento è uno dei più importanti della legislatura, allora l’impegno della maggioranza doveva essere più alto nel def

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