Le difficoltà del commercio complici dell'estate fredda del terziario del FVG

Le difficoltà del commercio complici dell'estate fredda del terziario del FVG

 

In espansione il sentiment improntato al pessimismo, in discesa i ricavi e assottigliamento diffuso del tessuto produttivo del settore, specie nel segmento del commercio al dettaglio.

Queste le indicazioni che emergono dai dati, relativi al terzo trimestre, resi noto dall’Osservatorio Permanente del Terziario del FVG, il consueto focus realizzato da Confcommercio regionale in collaborazione con Format Research, che ha l’obiettivo appunto di fotografare lo stato di salute del comparto.

Ad incidere in particolar modo sulle dinamiche, nel complesso piuttosto negative, è stato il persistere della situazione di criticità della rete distributiva tradizionale, determinata da una domanda interna stagnante la quale peraltro ben difficilmente farà registrare un’inversione di tendenza, fatta eccezione per la parentesi, di consueto proficua per il settore, relativa all’ultimo mese dell’anno.

Difficoltà, quelle del commercio, che hanno avuto riflessi anche sul saldo negativo del numero di imprese (-129 unità in FVG ) fatto registrare del terziario nel raffronto tra terzo e secondo trimestre.

Fra le note positive, invece, il turismo, con gli indicatori quasi tutti all’insegna della crescita.

Sostanziale stabilità, invece, sul versante del credito, le cui condizioni sono valutate essere però ancora piuttosto rigide. A questo riguardo, l’analisi evidenzia come sia stata del 27,5% la percentuale degli operatori del commercio, del turismo e dei servizi, fra quelli coinvolti nel monitoraggio, che si sono recati in banca per chiedere un fido, un finanziamento o la rinegoziazione di uno dei due.

Di questi, il 48,5% ha visto pienamente accolta la richiesta avanzata, il 20,3%, invece, si è dovuto accontentare di un importo minore di quello atteso, l’11,7% non ha ottenuto alcunchè mentre il rimanente 20% circa, al momento della chiusura dell’indagine, era ancora in attesa di una risposta da parte dell’istituto.

 

“Messaggero Veneto”, pag. 2