Mercatini, meno eventi, più qualità e maggiore attenzione per le attività stanziali

Una corposa sforbiciata al numero di eventi, con una proposta commerciale monotematica e di qualità, più attenzione alle location prescelta per il loro svolgimento e per le esigenze delle attività economiche stanziali.

Questo quanto emerso nell’incontro organizzato dalla Confcommercio e rivolto a negozianti ed esercenti, per una disamina condivisa circa le ricadute, positive o negative, derivanti dall’organizzazione di mercatini nel centro cittadino.

“Abbiamo voluto questo appuntamento – spiega al riguardo il presidente di Confcommercio Antonio Paoletti – proprio per raccogliere le opinioni, indicazioni ed osservazioni da parte degli imprenditori di cui farci portavoce nel corso dei prossimo confronti che avremo su questo tema con l’amministrazione comunale.

La questione, d’altronde – prosegue Paoletti – è da oltre un anno oggetto di dialogo ed in qualche circostanza pure di contrapposizione, nei nostri rapporti con i nostri interlocutori istituzionali ai quali, più volte, abbiamo ribadito la priorità di una programmazione condivisa, sotto il profilo qualitativo e quantitativo delle manifestazione di carattere commerciale sul suolo pubblico”.

Osservazioni che sono state peraltro raccolte solo in parte dall’amministrazione comunale se si pensa che, da aprile al dicembre prossimo, sono previsti 86 eventi, di cui 42 nel cuore del capoluogo regionale e 44 invece nelle aree immediatamente a ridosso dello stesso, in alcuni rioni  ed in periferia (piazza Perugino, Roiano, piazza Barbacan, San Giacomo ex OPP, Porto Vecchio, viale Miramare e Campo Metastasio).

Una prospettiva che suscita preoccupazione ed anche malcontento nei negozianti per l’84% dei quali dai mercatini, in base ad un sondaggio che ha coinvolto 167 aziende di commercio, artigianato e pubblici esercizi, derivano  ricadute negative per le rispettive attività economiche.

“Di quanto emerso – riprende il presidente della Confcommercio giuliana -  ci faremo ovviamente portavoce nelle sedi istituzionali interessate a tale tematica per giungere ad un contenimento del numero di eventi, mantenendo e migliorando quelli di maggiore qualità ed attrattività.

Inoltre - prosegue Paoletti – le esigenze degli imprenditori in riferimento alla questione mercatini, le presenteremo anche ai candidati alla Presidenza del FVG per valutare l’eventuale possibilità di una modifica a normative e regolamenti vigenti in materia per quanto è di competenza dell’amministrazione regionale.

E’ evidente d’altronde – fa rilevare ancora il presidente di Confcommercio - come alle attuali e future criticità del commercio tradizionale, dettate oggi da una ripresa dei consumi ancora lenta e da una pressione fiscale spropositata e, in riferimento al prosieguo, dai prossimi insediamenti commerciali di ampia metratura previsti in varie aree del territorio, dal Silos all’ex Fiera, solo per citarne solo alcuni, non debbano perciò essere aggiunti altri fattori penalizzanti come appunto un numero eccessivo di mercati e fiere che peraltro, anche per scarsa pubblicizzazione e tempistiche di programmazione, non rappresentano un valore aggiunto per le presenze di visitatori in città.

Sia chiaro pertanto – conclude il presidente Paoletti – che la nostra posizione non vuole essere certo una critica aprioristica, bensì considerata in termini di proposta costruttiva, con l’auspicio di un costante coinvolgimento di Confcommercio nelle politiche di sviluppo della città che riteniamo essenziale tengano conto delle esigenze dei negozi di vicinato e della rete distributiva tradizionale”.