Muggia: ampliamento zone commerciali

.: rassegna stampa

MUGGIA Bocciata dal Consiglio comunale la delibera del vicesindaco Prodan (An) sull’ampliamento delle superfici commerciali legate alle attività industriali
Noghere, maggioranza divisa sulle aree di vendita
Quattro «sì», cinque «no» compreso il presidente Millo (Fi), e undici astenuti, fra cui cinque consiglieri del Polo
La maggioranza del Consiglio comunale a Muggia si sfalda nel votare una delibera del vicesindaco e assessore al Commercio Paolo Prodan (An) sull’ampliamento della superficie di vendita per le attività insediate alle Noghere. E la conseguenza è la bocciatura del documento. Prodan ha abbandonato l’aula, ma è sul piede di guerra: «Vedrò come comportarmi nel votare il bilancio», ha poi commentato.
La delibera era stata presentata nella seduta di ieri come un modo per agevolare la media impresa, dando a industrie e artigiani spazi più ampi (in rapporto di uno a quattro con la superficie totale, per un massimo di 300 metri quadrati) dove commercializzare «prodotti propri o ad essi correlati». Il limite ora è di 100 metri quadrati, voluto dall’amministrazione precedente, pur se non in linea con gli altri Comuni.
«Che senso ha per il Comune concedere l’ampliamento, trattandosi di zona Ezit. Sospetto sia una sanatoria, e mi chiedo quanti ora rispettino i limiti», ha detto Andrea Mariucci (Lista civica Per Muggia), che ha suggerito anche di riflettere sulla difficile situazione del commercio nel centro storico e nelle periferie.
Il consigliere e segretario dei Ds, Stefano Gregori, ha denotato la mancanza di un contesto globale di sviluppo del commercio in cui inserire tale delibera. Sulla stessa linea anche il suo collega di partito, Moreno Valentich: «Ci vuole una riforma totale del commercio. Un intervento così pare più una sanatoria».
In maggioranza, Claudio Bonivento, capogruppo del Nuovo Psi, ha proposto che la delibera fosse ritirata: «Non è condivisa in maggioranza». Ma ha avanzato anche lui il dubbio che si possa trattare di un «legittimare ciò che ora è illegittimo». Concorde Fabio Postogna (Ccd): «Pare si stia legalizzando ciò che alcuni progettisti hanno fatto finora, trovando scappatoie alle limitazioni attuali; 300 metri quadrati, poi, sono troppi».
L’assessore Italico Stener (Lpm) ha anche ipotizzato: «La delibera giova solo al pastificio, visti i tanti prodotti che distribuisce». Ma ha anche chiesto: «Perché questa delibera è giunta in consiglio, dopo che è stata respinta più volte in riunioni di maggioranza?».
Prodan ha risposto alle perplessità, ricordando tra l’altro che mancano ancora delle direttive regionali per elaborare un piano del commercio a Muggia, ma che questa delibera viene già vista in un con

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