Natale austero ma non troppo

.: confcommercioinforma

La“mappa” dei consumi nel periodo delle festività natalizie Il Natale 2002, secondo un’analisi fatta dal Centro Studi di Confcommercio nel primo numero del suo Osservatorio Economico, si presenterà con una veste dimessa, non troppo diversa da quella già austera dello scorso anno. In pratica, ogni famiglia spenderà 586 euro contro i 590 dello scorso anno, pari ad un calo di circa lo 0,7%. Ovviamente, il classico incremento incremento della spesa in vista delle festività è determinato in buona parte dalle tredicesime:degli oltre 39 miliardi di euro percepiti, sotto tale forma, nel 2002 come retribuzioni da lavoro dipendente e pensioni, le famiglie destineranno a spesa aggiuntiva per i consumi e altri impieghi poco più di 31 miliardi di euro, 13,2 dei queli per i consumi in senso stretto. Per quanto riguarda invece i prodotti sui quali si concentreranno gli acquisti, oltre il 39% della spesa riguarderà i prodotti alimentari, in leggero calo rispetto al 2001, mentre più di un quinto sarà assorbito da articoli di abbigliamento, calzature e pelletteria. Il restante 40% circa si ripartirà tra articoli di arredamento, prodotti di profumeria, libri e abbonamenti a riviste, giochi e giocattoli, per citare i più importanti.
Entrando nel particolare, la spesa per i prodotti alimentari evidenzia una flessione di circa 3 punti rispetto al 2001, che dovrebbe tuttavia riguardare soprattutto i prodotti freschi, mentre per prodotti confezionati e bevande è previsto, in alcuni casi, un modesto incremento. Il calo riguarderà pane fresco e pasta, carni (essenzialmente salumi e insaccati), latte, formaggi e uova, unitamente a frutta e ortaggi. Nel rispetto delle tradizioni alimentari del periodo, dovrebbe rimanere stabile il consumo di pesce, sia fresco, sia surgelato. È attesa anche una ripresa della domanda di prodotti da forno dolci tipici del periodo (i cosiddetti “lievitati tradizionali” come il panettone), cioccolata, confetteria (torroni classici e farciti) e gelato.
Fra i non alimentari, decisamente modesta appare la performance degli elettrodomestici, sia quelli da incasso nel segmento dei mobili per la cucina, sia i cosiddetti elettrodomestici bianchi (lavaggio e piccoli elettrodomestici). I settori degli elettrodomestici bruni (radio, TV, Hi-Fi, videoregistratori) e delle dotazioni per l’informatica sono contrassegnati da un andamento negativo della domanda, anche nei segmenti dei prodotti fortemente innovativi (DVD, registratori CD, apparecchiature per home theatre), caratterizzati da prezzi in costante riduzione o pressoché stabili. In particolar

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