Nuovi centri commerciali a Muggia

.: rassegna stampa

Il Parco commerciale Arcobaleno di Rabuiese, presso Muggia, intende ampliare la superficie di vendita. Oltre agli attuali tre capannoni, vuole costruirne un altro, di cinquemila metri quadrati. Ma ci potrebbero essere novità anche sull’area di fronte al nuovo pastificio, che potrebbe diventare una zona commerciale.
Le novità in questo senso sarebbero condizionate dalla trasformazione di parte di quelle aree in zone Hc, ovvero commercio con superficie massima per ogni singolo negozio dai cinque ai seimila metri quadrati.
In tale direzione si sta muovendo la Ifim, titolare del Parco Arcobaleno. Attualmente l’area che le interessa risulta zona H2, con limiti di superficie commerciale fissati a 400 metri quadrati. Da qui la richiesta di passare a zona Hc, che verrà discussa domani in consiglio comunale: «È il primo passo e da parte nostra la richiesta verrà approvata. Poi sarà la Regione a dire l’ultima parola», spiega l’assessore al Commercio, Paolo Prodan (An).
Le intenzioni della Ifim? Costruire un capannone da cinquemila metri quadrati sullo spiazzo adiacente l’attuale centro commerciale, oltre la costruenda nuova provinciale di Farnei. Si parla di un nuovo negozio di abbigliamento. Indiscrezioni citano un nuovo centro Benetton con tutta la gamma dei suoi marchi. Un progetto che potrebbe essere visto come un dar seguito a una logica già vista altrove in regione: aprire «megastore» di abbigliamento o altro vicino ai confini, per «frenare» gli acquirenti stranieri diretti in Friuli.
Attualmente, però, l’unica zona Hc a Muggia è quella destinata al centro Coopsette di Monte d’oro. Sembra tuttavia che la Regione, pur mantenendo un orientamento restrittivo nel concedere l’apertura di ampie aree commerciali, riservi delle novità. Il sindaco Gasperini ha avuto notizia del fatto che di fronte al pastificio, su un’area di ampiezza quasi pari a quella della nuova industria, dovrebbe sorgere un altro insediamento commerciale. Ma attende di essere ufficialmente informato per esprimere un parere.
«Ultimamente l’Ezit, nell’ottica di rivitalizzare l’area, intende concedere spazi anche allo sviluppo economico, a società economiche, di servizi e di commercio, con un iter più snello di quanto lo fosse ora», aggiunge Prodan, al quale tuttavia risulta che la nuova zona commerciale dovrebbe invece sorgere non di fronte al pastificio, ma al posto dell’ex macello di Stramare (si tratta di 14 ettari). Ma Gasperini smentisce: «Impossibile, quella è zona residenziale, è di proprietà del Comune di Trieste, ed è oggetto d’interesse da parte dell’Ater».
Ma non basta. Anche la attuale zona industriale delle Noghere si aprirà di più al commercio. Alle attività produttive presenti o future il Comune amplierà a 300 metri quadrati la

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