Per l'ex Aquila si profila un'ipotesi mista

MUGGIA L'assessore regionale Dressi precisa gli orientamenti per l'area appena acquisita dalla Teseco, società specializzata nelle bonifiche ambientali
All'ex Aquila industria mista a commercio
Il presidente dell'Ap Maresca è d'accordo ma sottolinea ancora il legame tra porto e aziende manifatturiere

Niente aree portuali nel comprensorio ex Aquila, che si avvia a passi forzati verso un futuro di industria mista a commercio, probabilmente con la realizzazione di un «parco commerciale» sullo stile delle cittadelle già presenti in altre regioni italiane. Queste le anticipazioni dell'assessore regionale all'Industria e al commercio, Sergio Dressi, dopo la cessione dei terreni dell'ex raffineria alla Teseco spa, società specializzata nelle bonifiche ambientali e nello smaltimento rifiuti.
Una conferma della linea che si vuole seguire arriva anche dal presidente dell'Autorità portuale, Maurizio Maresca, che continua però a considerare la zona anche come un'area di naturale sviluppo per il porto.
«Il primo obiettivo – spiega Dressi – sarà quello di provvedere più celermente possibile alla bonifica dell'intero sito, la cui destinazione sarà di tipo industriale allargato, con la consapevolezza che, per ottenere i fondi pubblici necessari alla bonifica, si potrebbe prevedere anche di riservare una parte dell'area, più o meno un quarto, alla realizzazione di un parco commerciale», anticipando parte del contenuto degli incontri previsti a partire dalla prossima settimana con i nuovi proprietari del comprensorio.
La convenienza economica dell'intervento, per la Teseco, si baserà quindi, con ogni probabilità, sulla richiesta di ottenere una nuova destinazione d'uso per parte dell'area: una destinazione commerciale, con conseguente aumento dei valore dei terreni, e la possibilità di insediare un parco commerciale con annesse strutture ricettive e ricreative, sulla falsariga di quelli già esistenti in Lombardia e in altre regioni.
Con quali garanzie per gli interessi del nostro territorio? «Che non si aprirà alcun parco commerciale finche non sarà stata effettuata la bonifica completa. È una garanzia necessaria, anche in considerazione del fatto che - spiega ancora l'assessore -. Quell'area è fondamentale per la crescita commerciale della nostra città».
Fondamentale però anche per l'industria, tanto che esistono già numerosi «clienti»... «Sì, sono numerosi gli imprenditori, anche di fuori regione, che sarebbero disposti a aprire nuove attività - conferma Dressi - ma non trovano aree. Il giorno che dovessimo averle a disposizione staremmo pochissimo a riempirle». Niente nomi, anche se si sa che le attività industriali riguardano soprattutto il settore alimentare e quello metalmeccanico.
Le ipotesi allontanano dunque la possibilità che l'area venga dedicata allo sviluppo portuale... «È ormai assodato che quel tipo di sviluppo avverrà sull'area dove adesso sorge la Ferriera - conclude l'assessore regionale -. Una scelta che è finanziata dalla Legge

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