Piano carburanti regionale

.: rassegna stampa

La giunta regionale ha adottato le nuove misure. Impianti più grandi, ma tagli del 30% rispetto alle attuali 580 pompe di servizio
Benzina: chiude un distributore su tre Partito il piano di razionalizzazione
Messaggero Veneto: Oggi i punti di rifornimento sono 580 nell'intero Friuli-Venezia Giulia, più dodici sulle autostrade. Al di là dei vincoli sulla sicurezza, il quadro è quello di una maggior liberalizzazione e razionalizzazione. Secondo le stime, gli impianti dovrebbero ridursi del 30% nel numero, non nel potenziale di erogazione. A determinare il calo, motivi economici (per cui verranno eliminati gli impianti marginali) e di compatibilità urbanistica.
Se il limite di distanza tra le stazioni è di un chilometro e mezzo (un terzo nei centri città), sulle autostrade sale a 25 km, il che blocca praticamente la possibilità di costruirne altre. L'unica modifica realisticamente in preventivo è un piccolo spostamento della stazione Ip di Udine Sud, per consentire l'approvvigionamento a chi entra in direzione di Trieste.
"Lo scopo finale è quello di liberare i centri cittadini dagli impianti e creare stazioni di servizio efficienti che forniscano anche altri servizi. La legge 8 ha ampliato infatti il settore del non oil", dice Arduini. "Da notare che, a latere del provvedimento, un emendamento della Finanziaria prevede nuovi incentivi per l'apertura di pompe di benzina sul territorio montano".
Secondo il consigliere forzista Adino Cisilino, che era stato relatore della legge 8, «se pure in ritardo, va avanti una razionalizzazione che porterà a riduzioni dei costi, e quindi anche a benefici per gli automobilisti».
Giorgio Moretti, segretario regionale della Confesercenti e responsabile dei gestori di impianti, dice che la categoria è sostanzialmente soddisfatta del provvedimento, avendo anche collaborato alla sua stesura. "Si è messa mano al sistema, adeguando il territorio regionale al resto del Paese, che era più avanti. La nuova normativa, inoltre, darà la possibilità di entrare nel mercato anche a soggetti che non siano le compagnie petrolifere", dice. Ma avverte che, nei prossimi anni, nel Friuli-Venezia Giulia si giocherà una partita importante, legata all'allargamento dei confini. "La benzina agevolata di Trieste e Gorizia scadrà nel 2006, quella regionale, legata a un meccanismo di confronto tra prezzi vedremo quanto andrà avanti. Occorrerà verificare le norme antidumping, ma anche capire a quanto si ridurrà il differenziale con la Slovenia".
Meno impianti ma molto più grandi e potranno somministrare bevande e alimenti. Adesso l’attuazione del piano passa alle Province e ai Comuni

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