Piú fondi ai poli turistici: la proposta della Sinistra

GORIZIA – Incentivi al turismo, per attrarre sempre più visitatori in regione e fare del Friuli Venezia Giulia uno dei protagonisti del panorama turistico europeo. E' con questo spirito che un gruppo di consiglieri regionali capitanato da Enrico Gherghetta (Ds) ha redatto e depositato ieri mattina una proposta di legge. Il testo, che sarà presentato questa sera, alle 18, all'Hotel Adria di Grado, prende spunto dalla recente Legge regionale sul turismo, ma «per colmarne le lacune - ha precisato Gherghetta - e correggere le inadempienze della Regione». Galeotto fu l'articolo 19: «Si tratta della norma che prevede l'individuazione e il finanziamento dei poli turistici di interesse regionale. Ebbene - ha spiegato il consigliere diessino -, la Regione avrebbe dovuto applicarla entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge, ossia entro il 16 aprile scorso. E invece, nulla è stato ancora fatto». Ne sono convinti Gherghetta e tutti gli altri consiglieri che hanno sottoscritto la proposta: Antonaz (Rc), Brussa e Degano (Margherita), Fontanelli (Comunisti italiani), Baiutti (Sdi - Verdi), Degrassi, Mattassi e Alzetta (Ds). La loro idea è quella di prevedere una serie di Incentivi ai poli turistici", proprio come recita il titolo del testo, per un ammontare di circa 10 milioni di euro. Tra le principali proposte, figura quella di aumentare i trasferimenti ordinari, «calcolandoli non più soltanto sulla base del numero degli abitanti residenti - ha spiegato il primo firmatario - ma tenendo anche conto della media che si raggiunge sommando a loro il totale dei turisti di un anno». E ancora: la realizzazione di parcheggi, la manutenzione ordinaria e straordinaria di alcuni manufatti (casoni di Grado e Marano in particolare), la valorizzazione di alcune zone archeologiche (soprattutto Aquileia), la creazione di una viabilità alternativa, via mare e via terra, il completamento e la messa in sicurezza delle strade di accesso a certi poli (il Ponte sul Boscat e la Belvedere per Grado). Il testo, inoltre, propone l'inserimento di una norma che preveda interventi tesi a disincentivare lo spopolamento delle zone agricole di Fossalon.


Dressi: Udine è la prima ad applicare la legge

«La Provincia di Udine è stata la più rapida ad applicare la nuova normativa regionale, anche in funzione della complessità del territorio che deve amministrare e sovrintendere - ha dichiarato l'assessore regionale al Turismo, Sergio Dressi, al termine del convegno -. Con l'assessore Sette abbiamo lavorato anche in maniera propedeutica nella preparazione della legge stessa». Dressi ha poi commentato la legge 2/2002, rispondendo a distanza, con veemenza, agli attacchi portati dall'onorevole Riccardo Illy, ma di questo ne riferiamo in un articolo nella cronaca regionale. «Il settore del turismo ha come punto di forza due cose - ha continuato l'assessore Dressi -. Il primo la rappresentazione del territorio, più completa possibile, quindi con una frammentazione ridotta. Il secondo elemento qualitativo è rappresentato dalla professionalità degli impenditori privati, che viene esaltata, e l'ente pubblico (Regione in primo luogo, ma anche Provincie e Comuni) deve essere presente sì, ma in punta di piedi. ». Dressi non ha dubbi sulle capacità di coordinamento, che porteranno a un turismo non più legato alla stagionalità, ma per 365 giorni l'anno. «Questa è la grande speranza e il lavoro che stiamo facendo - ha detto -. Tra l'altro le Aiat sono regionalizzate in funzione del compito che devono svolgere. Devono dare le informazioni al turista che sceglie Udine, in modo tale che sia in grado di visitare tutta la regione: dalla Carnia, alle spiagge, alle città. Quindi la regionalizzazione dell'accoglienza ha lo scopo di una rappresentazione globale dell'offerta». «Le risorse messe a disposizione del comparto turistico da parte della Regione si sono decuplicate negli ultimi quattro anni - ha concluso Dressi-. Perchè ab"