Primavera fredda per crescita e consumi
Pil invariato a fine di questo mese, rispetto a marzo e in decremento invece dello 0,2% su aprile 2018.
Queste le stime previsionali dell’Ufficio Studi di Confcommercio per l’Italia che, anche sul fronte dei consumi, ha disegnato per lo stesso marzo un quadro con indicatori parzialmente negativi (-0,7% in termini congiunturali e + 0,2% scarso a livello tendenziale).
L'unica variazione con valenza positiva nel raffronto fra il secondo e terzo mese di quest’anno, riguarda i beni e i servizi ricreativi (+0,2%), cui ha fatto però da contraltare un marcato calo dei beni e dei servizi per la mobilità (-3,2% sul mese precedente).
In rallentamento, sempre nella comparazione tra marzo e febbraio 2019, pure i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,8%), alimentari, bevande e tabacchi (-0,4%) e il comparto della cura della persona (-0,4%).
Per Confcommercio, il contesto attuale costituisce l’ennesima riprova di un’economia sostanzialmente ferma anche a seguito di una domanda interna poco dinamica e sul cui trend incide il crescente sentiment prudenziale di imprese e consumatori.