Rappresentanza triestina ai vertici di Federlogistica

Nel quadro del recente rinnovo degli organi direttivi, Antonio Paoletti è stato eletto alla vicepresidenza di Federlogistica-Conftrasporto, realtà cui aderiscono player internazionali della logistica, del terminalismo portuale, dell'intermodalità, dei servizi e delle attività retroportuali.

Il Consiglio direttivo che si è svolto il 6 settembre, ha nominato i vicepresidenti della Federazione guidata da Luigi Merlo.

Ecco chi sono:

  • Maria Laura Cantarelli, responsabile delle relazioni esterne di Amazon Italia;
  • Antonio Paoletti, presidente di Confcommercio Trieste;
  • Andrea Morandi, presidente di Adriatic Service Enterprice;
  • Luciano Guerrieri, presidente Porto Livorno 2000.
Fanno, inoltre, parte del Consiglio:
  • Riccardo Berretti, Daniele Ciulli, Davide Gaggero, Alessandro Laghezza, Salvatore Lo Rè, Francesco Pagni, Enzo Pompilio, Massimo Sapienza, Matteo Savelli, Franco Rossi.
Nell’ottica di avviare un confronto con il Governo, il Parlamento e le istituzioni in generale, il Consiglio ha discusso la proposta strategica da presentare al prossimo Forum Internazionale del Trasporto e della Logistica, organizzato da Confcommercio-Conftrasporto che, come di consueto, si terrà a Villa d’Este a Cernobbio, i prossimi 8 e 9 Ottobre.

Fra i temi più urgenti da affrontare, il rinnovo del CCNL dei porti, la regolazione del codice degli appalti, le modifiche da apportare alla riforma portuale, la creazione di una normativa di riferimento per regolare gli interporti.

L’associazione ha inoltre ribadito il proprio impegno nei confronti della Città di Genova in questo momento di grande difficoltà, affinché il ruolo strategico del porto non subisca contraccolpi a causa della situazione che si è venuta a creare.

Infine, Federlogistica, nell’ambito delle relazioni istituzionali, ritiene doveroso avviare un confronto proficuo con l’Autorità di regolazione dei trasporti alla quale, secondo l’associazione, il Governo dovrebbe attribuire maggiori poteri in riferimento al tema delle concessioni portuali sulle quali è indispensabile una maggiore trasparenza e soprattutto un’omogeneità su scala nazionale relativamente alla durata, ai canoni, agli investimenti e ai piani d’impresa.

Tutto questo per dare adeguato supporto alle Autorità di sistema portuale che stanno lavorando in maniera molto seria ancorché all’interno di un quadro normativo “non definito” a causa, per esempio, della mancata emanazione del regolamento attuativo previsto dalla legge 84/94.