Rassegna Stampa

 

Il Piccolo 08 ottobre 2002
Dopo la polemica sul dilagare dei gazebo lungo le rive, gli esercenti «fissi» attaccano i concorrenti «saltuari» anche su un altro fronte
I negozianti vincono la guerra contro gli ambulanti
Dietrofront del Comune: il mercatino dell'antiquariato torna all'antico. E nasce un regolamento degli «eventi»

Esercenti «fissi» triestini battono ambulanti 2-0. Un vantaggio importante, ma non definitivo: ci sarà sicuramente una gara di ritorno (cioè una replica da parte degli interessati), prima di Natale. E' questa, per utilizzare una metafora calcistica, la situazione che si sta delineando dopo le vivaci polemiche della scorsa settimana, createsi in seno alla categoria, per l'utilizzo degli spazi pubblici del centro cittadino con gazebo, banchetti e altre strutture volanti.
L'assessore comunale Maurizio Bucci ieri ha infatti annunciato il ritorno del mercatino mensile dell'antiquariato alle stradine del Ghetto, dopo l'esperimento, durato quasi un semestre, di utilizzo della piazza della Borsa (con la protesta di numerosi commercianti ed esercenti i cui esercizi si aprono sulla piazza stessa), «evidentemente fallito» ha commentato lo stesso Bucci. Un vero e proprio dietrofront che sarà seguito da una correzione di rotta. L'assessore ha sottolineato il «rigore» con il quale saranno concessi in futuro i permessi «per lo svolgimento di attività all'aperto nell'ambito del centro cittadino». E par di capire che stavolta le cose cambieranno veramente.
Per gli ambulanti e i venditori di birra e «luganighe» in piazza si preparano dunque tempi duri. Ma c'era bisogno in effetti di un provvedimento che contenesse una disciplina precisa e dettagliata in questo settore. Come ammette lo stesso sindaco Roberto Dipiazza «è stato centrato l'obiettivo della quantità di eventi allestiti ma adesso serve un regolamento che alzi la soglia di qualità delle manifestazioni in programma, al di sotto della quale non daremo più concessioni».
Molto esplicito è stato anche l'assessore Bucci, nel dare le motivazioni del «ritorno al passato» per quanto concerne il mercatino dell'antiquariato: «Erano stati gli stessi operatori del settore del Ghetto - ha rammentato - che mi avevano sollecitato più volte ad anticipare alla seconda domenica del mese la data di svolgimento del mercatino, affermando che così sarebbero arrivati in massa loro colleghi provenienti da altre regioni, che normalmente nella terza domenica sono impegnati. Per incentivare la presenza di questi operatori provenienti da altre città - ha precisato - avevamo anche dato il permesso per l'utilizzo della piazza della Borsa. Ma il numero degli operatori è sempre rimasto lo stesso e di ospiti nemmeno l'ombra o quasi - ha aggiunto - perciò, dopo accurate verifiche, abbiamo deciso per questa restaurazione». Che è piaciuta anche all'opposizione: ieri sera la proposta di Bucci è stata approvata dal consiglio comunale all'unanimità. Ma il Centrosinistra chiede ora di sapere quanto è costato finora e costerà il cambiamento di rotta, soprattutto sul piano promozionale.
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