ShareIT 2017

Ripartire dai giovani per rilanciare la crescita delle aziende italiane, e quindi dell’Italia.

È stato questo il tema trasversale di ShareIT 2017, la due giorni organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio che si è tenuta mercoledì e giovedì a Trieste, presso l’Hotel Savoia Excelsior Palace.

 

“Giovani Ultima Frontiera. Scenari e proposte per la crescita del Paese” il titolo dell’incontro al quale hanno partecipato imprenditori da tutta Italia e che ha visto al centro della discussione i temi del passaggio generazionale e dell’innovazione quale leva di crescita economica e sociale.

 

L’evento, organizzato con la collaborazione di Generali, Peugeot, Vodafone ed M-Cube, è stata  un’occasione per riflettere sulle complesse dinamiche del passaggio generazionale nelle aziende del terziario avanzato e di mercato.

 

Oltre a dibattito e confronto l’incontro è stato anche un’occasione di lavoro.

Gli imprenditori hanno partecipato alla ricerca realizzata da Confcommercio Giovani in collaborazione con il Digital Transformation Institute su come l’innovazione rappresenti una leva di crescita per le aziende italiane e qual siano i suoi impatti su mercato, persone, società.

“Con questa ricerca – ha affermato Alessandro Micheli, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio – vogliamo porre l’attenzione sul ruolo dell’innovazione tecnologica, ma anche sull’innovazione di processo, di prodotto e di mercato quale strumento per consentire alle aziende italiane del terziario di essere competitive in un contesto sempre più complesso. Nell’era della trasformazione digitale è indispensabile ripensare le proprie strategie e sviluppare percorsi di crescita che tengano conto di un mondo che cambia rapidamente”.

“Quest’iniziativa -  ha spiegato  Stefano Ogrisek, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della Confcommercio provinciale - oltre ad essere un momento di riflessione e confronto, sarà anche sede di proposte concrete. Esigenze ed analisi che saranno quindi  portate su tavoli e sedi, istituzionali  e politici dove, non di rado, si tracciano indirizzi di politica economica senza il necessario confronto con il mondo imprenditoriale, volano di sviluppo essenziale dell’Italia. Un rilancio dell’azienda Italia - fa rilevare Ogrisek - certo passa per una rimodulazione di fisco, burocrazia, costo del lavoro, incentivi alla neoimprenditoria a beneficio delle unità produttive dell’oggi.

Ma, forse in misura ancora maggiore, richiede una capacità di visione a lungo raggio su esigenze, specificità e format  di quelle di domani, essenziale per un’Italia che torni ad essere quel modello di sviluppo e crescita di cui era riconosciuto sinonimo solo fino a qualche decennio fa”.