Shopping days, le commesse insorgono

Una lettera per contestare il lavoro nei negozi in concomitanza con la Festa della mamma Anche quest'anno Shopping days prevede negozi aperti in coincidenza con la festa della mamma, domenica prossima 12 maggio, e anche quest'anno, puntuali, si sono fatte sentire con una lettera di protesta le commesse mamme, contrarie in generale alle aperture nei giorni festivi. Le commesse dei negozi della città, come si apprende dalla lettera inviata al nostro giornale e corredata da una serie di firme, protestano nuovamente perchè contrarie a lavorare proprio il giorno della festa della mamma. «Lo scorso anno – ricordano – l'Associazione commercianti aveva risposto che qualche lamentela era inevitabile perchè ogni decisione scontenta sempre qualcuno. Ma allora ci chiediamo, noi mamme lavoratrici: perchè quest'anno non hanno scelto di scontentare qualcun altro o solo noi dobbiamo rinunciare alle cose e persone a cui teniamo di più? Non è stata minimanente presa in considerazione la Festa della mamma, bensì la festa di alcune mamme». Le firmatarie si chiedono allora cosa abbia valore per alcune persone: «la famiglia? (apertura il 12 maggio), la religione? (apertura il giorno delle Palme), la Patria? (apertura il 2 giugno)». «Ci dispiace per queste lavoratrici – è la replica del presidente mandamentale dell'Ascom, Tubetti –, ma bisogna tenere aperto nelle ricorrenze in cui si prevede un giro di clientela. In base alla legge regionale dovevamo scegliere Shopping days in una delle domeniche che vanno dal 10 maggio al 1º giugno. In passato abbiamo già fatto l'esperimento di aprire attorno al 20: era la domenica di Pentecoste e la gente ha preso la strada del mare, con il conseguente fallimento dell'iniziativa. D'altra parte – aggiunge Tubetti – è bene che si preparino a queste aperture domenicali e a ringraziare" la politica regionale che dà ora la possibilità di aprire 24 ore su 24. Qui in centro non accadrà, ma la grande distribuzione lo farà ben presto. Bisogna, insomma, pensare anche alle manovre di mercato. Che è quello che è». Una spiegazione, e un'osservazione proiettata all'immediato futuro, che tuttavia alle commesse non bastano. «Sappiamo che, come sempre, le nostre parole non verranno ascoltate da chi decide – concludono il loro pensiero –, desideriamo dire ai nostri clienti che, come sempre, verranno accolti con un sorriso e cortesia, ma perdonateci se quel giorno avremo il cuore altrove»."