Tabaccai: distributori automatici solo di notte

Invia una richiesta ed il nostro team ti contatterà quanto prima.

Richiedi assistenza
rassegna stampa

Dal primo gennaio questi apparecchi funzionano solo dalle 21 alle 7 per evitare che i minori di 16 anni acquistino sigarette.
In futuro la carta d'identità elettronica permetterà di comperare tabacchi anche negli orari di apertura delle rivendite
Ma i tabaccai si lamentano perché il calo delle vendite non copre più l'investimento


Da qualche giorno i distributori automatici di sigarette sono chiusi nelle ore di apertura delle tabaccherie. E' una delle altre novità introdotte dalle norme per la lotta contro il fumo. In questo caso l'obiettivo è di impedire che i minori di 16 anni, ai quali i gestori delle tabaccherie non possono vendere sigarette, le acquistino lo stesso.
Dallo scorso primo gennaio, quindi, i distributori automatici di sigarette sono in funzione solo dalle 21 alle 7 del mattino successivo. «L'accordo sull'orario raggiunto a suo tempo dalla Federazione tabaccai con il ministro della Sanità Sirchia – spiega il segretario della Fit provinciale, Giuliano Bardella – si basa sul presupposto che dalle 21 in poi i minori di 16 anni dovrebbero essere sotto il controllo dei genitori».
Ma quali effetti potranno avere queste norme sulla strada della riduzione del consumo di sigarette da parte dei giovani? «Dipenderà dal senso di responsabilità di ciascuno – risponde Bardella – perchè in questi casi la reazione davanti a una proibizione è proprio di aumentare il consumo del prodotto vietato. Gli effetti si vedranno col tempo, in relazione all'andamento delle vendite».
Qualche cambiamento lo si sta comunque registrando a una sola settimana dall'applicazione dell'orario «notturno» per i distributori automatici. Le vendite di sigarette con questi apparecchi stanno dando segnali di diminuzione. «Ricevo parecchie lamentele dai nostri associati – afferma Gianni Rocco, tabaccaio e presidente della Fit provinciale – perché a questo punto l'investimento per un distributore automatico, pari a 15-20 mila euro, non risulta più remunerativo. Con la diminuzione delle vendite l'apparecchio non è più ammortizzabile nel giro di due, tre anni».
Quello della chiusura «diurna» dei distributori automatici è comunque un periodo transitorio, la cui durata non è però quantificabile. «Con la prevista introduzione delle carte d'identità elettroniche – spiega ancora Rocco - i maggiori di 16 anni potranno acquistare le sigarette dagli apparecchi automatici anche di giorno o alla domenica».
Già, ma come mai anche adesso spesso certe marche non si trovano, proprio quando le tabaccherie sono chiuse? «In certi periodi dell'anno – conferma il presidente dei tabaccai – alcune marche mancano. La cosa è dovuta a carenze dei magazzini centrali dell'Ente tabacchi italiani. Il magazzino di Trieste dipende infatti per gli approvvigionamenti da quello di Mestre, punto di riferimento per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, che a sua volta si rifornisce direttamente dalle società produttrici».