Torri d'Europa: oggi l'apertura

Apre oggi al pubblico il megacentro tra via Svevo e via D’Alviano dedicato allo shopping e al divertimento. 120 negozi, un ipermercato, ristoranti etnici
Torri d’Europa al via. Una città nella città
Locali e luoghi di incontro aperti fino alle due di notte. E ad aprile sette sale per il cinema


torri_eu.jpg-7kbUna città nella città. Sono questo le «Torri d’Europa» tra via Svevo e via D’Alviano, il primo megacentro polivalente, dedicato allo shopping e al divertimento, della provincia di Trieste, da oggi aperto al pubblico. Centoventi negozi, un ipermercato delle Coop, un piano intero con ristoranti etnici, fast-food, bar, gelaterie e sala giochi. E ancora, «Cinecity»: ben sette sale cinematografiche che apriranno un po’ in ritardo, l’11 aprile. Impiegherà a pieno regime ben 800 dipendenti dando un contributo anche all’occupazione in città. Tutto aperto 365 giorni all’anno (domeniche e feste comprese) i negozi fino alle 9 di sera, i locali di ristorazione e i luoghi di divertimento fino alle due di notte e il venerdì e il sabato addirittura fino alle 3 del mattino. Non mancano siti di aggregazione e di incontro con panchine, corridoi, piazze, fontane, piante, scale mobili, servizi, telefoni, banca e cambiavalute, giostrine per bambini e un grande giardino pensile coperto.
Una costruzione «gigantesca» su una fascia stretta di territorio che, nelle speranze degli allestitori, dovrebbe modificare le abitudini dei triestini e incanalare clientela dalla Slovenia, dalla Croazia, dalla Carinzia, dall’Isontino e anche dal Friuli, che pure di centri commerciali pullula. Il complesso, «incastrato» tra i condominii perlopiù popolari, arriva a pochi metri dalla finestre degli appartamenti e sfiora i viadotti della superstrada. Finirà comunque per richiamare forti flussi di traffico (vi sono cinque piani di parcheggi per un totale di 1.600 posti auto), ha già rivoluzionato la viabilità della zona, farà inevitabilmente crescere il tasso di inquinamento atmosferico e acustico. Comprensibili dunque le proteste inscenate dagli abitanti del rione con la contestazione al sindaco Dipiazza e all’assessore regionale Dressi.
Comprensibile però anche l’orgoglio dimostrato ieri nella conferenza stampa di presentazione da Lino Iemi, presidente del Gruppo Policentro, che ha realizzato le «Torri». «Per far diventare Trieste una vera porta d’Europa, qualcuno doveva incominciare. Lo abbiamo fatto noi, abbiamo svegliato animi assopiti e mentalità atrofizzate. Fino a pochi mesi fa un’opera così sembrava impossibile, ma con attenzione e sacrifici ce l’abbiamo fatta. C’era poco spazio, eravamo stretti tra la collina e i

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