Traffico, non si farà più il «tubone» sottomarino

Passa per un solo voto in Consiglio comunale lo schema di accordo sul nuovo Prusst. Il collegamento fra Porto Vecchio e Porto Nuovo sostituito dal tunnel sotto le Rive. Cancellate dal piano anche due gallerie, alcuni parcheggi sotterranei e la riqualificazione di Campo Marzio.

«Il Prusst dell'amministrazione Dipiazza è completamente diverso (rispetto a quello della giunta Illy, ndr). In dieci mesi abbiamo fatto quanto non si è realizzato in otto anni, incrementando il valore delle opere da 600 a 840 miliardi di lire». Lo ha sostenuto l'assessore all'urbanistica Maurizio Bradaschia, durante il consiglio comunale di ieri, rispondendo ai consiglieri di minoranza. Completamente diverso? Non proprio. A partire dal nome – «La riconquista del fronte mare» –, lo stesso scelto per il Prusst (programma di recupero urbano e sviluppo sostenibile del territorio, ndr) dalla giunta Illy. La differenza sostanziale fra le opere previste nei due piani sta nell'abolizione della galleria sottomarina per il collegamento Porto Vecchio-Campo Marzio, sostituita da quella che correrà sotto le Rive, proposta dall'Autorità portuale, la cui funzionalità è prevista nel 2017. A questo proposito, va detto che per tunnel sottomarino, il cui studio di fattibilità venne approvato dal consiglio comunale poco più di un anno fa, l'Autorità portuale ha ricevuto dall'Unione europea 1,6 miliardi di vecchie lire. Ma ora, cambiato il sistema di collegamento fra le due aree portuali, è probabile che l'Ue chieda la restituzione del finanziamento. «Tubone» a parte, il nuovo Prusst (il cui schema di accordo-quadro è passato per un solo voto, come riferiamo qui sotto) si differenzia dal precedente per l'eliminazione di diverse opere, che però non sono sostituite da altre: sono stati tolti alcuni parcheggi sotterranei, due gallerie e la riqualificazione di Campo Marzio e dell'area ex Gaslini. «Abbiamo stralciato – ha precisato Bradaschia – quegli interventi che non stavano in piedi dal punto di vista tecnico. Per le gallerie non c'erano i finanziamenti». Nel dettaglio si tratta della galleria Largo Mioni-Broletto, di quella di Montebello, del parcheggio dell'Università, di quello di Piazza Ponterosso e di quello di Viale XX Settembre. Alla citata eliminazione dei progetti per Campo Marzio e l'ex Gaslini, si aggiunge quello del Centro servizi direzionali, nell'ex magazzino Monopoli (in questo caso perchè la società interessata ha comunicato l'interruzione della concessione demaniale). Scorrendo l'elenco delle 19 opere inserite nel nuovo Prusst, l'indicazione è la stessa del piano della giunta Illy (l'assessore competente era Ondina Barduzzi). Si inizia con la ristrutturazione e riqualificazione delle Rive (una volta concluso il concorso internazionale), che sarà terminata nel 2008, per proseguire con il parcheggio di via del Teatro Romano. Ci sono poi il park in Largo Barriera Vecchia, che sarà realizzato in un edificio delle Coop anzichè sotto terra, e quello di San Giacomo. Entro il 2009 sarà operativo il parcheggio del Molo Bersaglieri, anche questo sotterraneo, con spazi per 750 auto. Procedendo, ecco i due lotti della riconversione dell'ex comprensorio Stock, il polo espositivo di Riva Nazario Sauro (la trasformazione della storica Pescheria, finanziata dalla Fondazione CrT), e la riqualificazione di Riva Gulli, con l'eliminazione della piscina Bianchi, prevista entro il 2010. Anche per la ristrutturazione dell'ex magazzino vini, il cui progetto sarà pronto a breve, il «cronoprogramma» del Prusst fissa la fine del 2010. Un'unica opera del precedente Prusst è stata conservata (e non poteva essere diversamente): la piscina terapeutica. A parte il fatto che l'assessore Bradaschia ha ricordato l'ipotesi di «mascherare quella bruttura», viene comunque da chiedersi perchè sia ancora inserita nella lista un'opera funzionante da tempo. Continuando a scorrere l'elenco, ecco la nuova caserma della Polstrada, che sarà completata en