Trasporti, prioritario un fisco più equo e attento al "green"

Trasporti, prioritario un fisco più equo e attento al “green”

 

Oltre alla burocrazia e a numerose criticità contestuali, è il prelievo tributario a penalizzare in misura marcata il comparto dei trasporti.

A rilevarlo è l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio, presentata nell’ambito della quinta edizione del forum di Conftrasporto/Confcommercio, organizzato in collaborazione con Ambrosetti e di scena ancora oggi al Grand Hotel Villa d'Este di Cernobbio.

Fra le maggiori iniquità, per quanto riguarda il tema trasporti-sostenibilità, filo conduttore della convention lariana, il fatto che i mezzi meno impattanti siano obbligati a pagamenti molto superiori al dovuto, uno scenario, questo, che scoraggia notevolmente le imprese ad investire in vettori ecologici.

L’Italia, peraltro, risulta uno dei Paesi del bacino comunitario più sensibili alle problematiche delle emissioni, con una riduzione delle stesse che, dal 1990 al 2017, è stata superiore al 30%.

Per Confcommercio, inoltre,  un’adeguata tassazione ambientale necessita dell’abbandono di luoghi comuni e presupposti completamente inesatti.

Diverse statistiche, a questo riguardo, concordano come,  al crescere dell’1% del PIL, corrisponda un incremento delle emissioni non più dello 0,3% e, all’ espandersi della terziarizzazione, le componenti nocive si riducano in misura alquanto  marcata. Tra i temi della convention, cui prendono parte rappresentanti istituzionali, del Governo, di associazioni datoriali e imprese, anche lo scenario economico internazionale, la guerra dei dazi, i fabbisogni del comparto logistico, le difficoltà per gli autotrasportatori al valico del Brennero,  la digitalizzazione dei controlli e le priorità e criticità della portualità italiana e degli hub produttivi ad essa correlati.

 

www.confcommercio.it;  “Il Piccolo”, pag. 16; “Messaggero Veneto, pagg. 13/14