Confcommercio, Decreto Fiscale positivo a metà

Confcommercio, Decreto Fiscale positivo a metà

 

Una manovra con alcuni indirizzi apprezzabili, ma anche fatta di scelte che non vanno nella direzione della crescita economica e della tutela di diversi segmenti del terziario.

Questa, in sintesi, la valutazione del mondo di Confcommercio Imprese per l’Italia a fronte dei contenuti, quasi definitivi, del Decreto Fiscale al vaglio del Governo.

Nel dettaglio, diverse misure dell’azione dell’Esecutivo, hanno fatto registrare infatti obiezioni da parecchie categorie del mondo confederale.

Dai professionisti, che pur esprimendo apprezzamento per alcuni riflessi positivi del Decreto sul comparto, lamentano l’inaccessibilità al regime forfettario, ai tabaccai e concessionari dei giochi pubblici, che criticano il previsto rincaro del prelievo erariale su vincite e slot e apparecchiature simili,  agli agenti immobiliari, che sottolineano da parte loro l’inopportunità della stop alla cedolare secca sulle attività commerciali.

Preoccupazione, inoltre, viene espressa dai giornalai, per i quali la Governance non ha prestato alcuna attenzione alle esigenze di un settore in forte crisi e pure dall’ autotrasporto, che manifesta insoddisfazione per l’emendamento in base al quale, il rimborso delle accise, potrebbe essere garantito fino a luglio 2020 e non, come concordato invece con la categoria in precedenza, sino al gennaio 2021.

Perplessità sono state peraltro esternate dallo stesso presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sulle nuove imposte, inerenti plastica e bevande zuccherate, in quanto poste in essere senza alcun confronto con le imprese e sulle ventilate restrizioni all’utilizzo del contante.

Per piazza Belli, a questo riguardo, si fa rilevare come gli incentivi, condivisibili nei principi ma non nella forma, all’ uso della moneta elettronica, dovrebbero essere obbligatoriamente accompagnati dall’ azzeramento delle commissioni sui piccoli pagamenti che oggi rappresentano un onere non trascurabile soprattutto per le piccole e micro aziende.

 

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