Federalberghi, più controlli sul mercato delle locazioni turistiche

Disciplinare il fenomeno degli appartamenti privati a disposizioni dei turisti con l’obiettivo di evitare sommerso, arginare il moltiplicarsi di fori residenziali vuoti, con il relativo rischio di desertificazione dei centri storici, tutelare le imprese degli altri segmenti ricettivi ed i diritti e le aspettative dei consumatori.

A sollecitare un’azione di verifica al riguardo è Federalberghi Trieste che ha analizzato gli annunci e le inserzioni presenti sul portale Airbnb, in riferimento al bacino giuliano nel mese di agosto, che hanno evidenziato la pubblicazione di ben 1.017 host, con un incremento ben dell’82,91% rispetto allo stesso mese del 2016, quando la disponibilità era di 556 unità.

L’analisi ha fatto rilevare come 576 inserzioni (il 56,64% del totale) riguardavano disponibilità semestrali, con il 71,88% degli alloggi (731) riferiti ad interi appartamenti ed il 54,97% degli stessi (559 unità) gestiti da host immissari sul mercato di più proposte.

Dati che riportano pertanto una realtà ben superiore rispetto a quella ufficiale in quanto, l’offerta ufficiale censita  dal Comune di Trieste, quantifica in circa 500 le strutture ricettive extralberghiere del territorio (appartamenti e Bed & Breakfast) a disposizione del visitatore.

Da qui pertanto la richiesta d’intervento dell’associazione di categoria agli organismi istituzionali preposti ai controlli per far luce sull’esistenza di eventuali sacche di abusivismo ed irregolarità al fine di tutelare le imprese del settore alberghiero , l’immagine turistica della città, i diritti della clientela e quanti gestiscono nel pieno rispetto degli adempimenti di legge le attività di accoglienza non tradizionali.