Seganti: sì ai fondi comunali per i parcheggi

L'assessore: l'agevolazione per i negozianti inserita nella riforma delle regole di urbanizzazione TRIESTE – Un'idea da considerare, nell'interesse del mondo del commercio. Anche l'assessore regionale all'urbanistica Federica Seganti approva la proposta di esentare i nuovi esercizi commerciali superiori a 400 metri quadrati dall'obbligo di costruire un parcheggio adeguato, in cambio del pagamento di un indennizzo da parte dei commercianti. L'idea era stata lanciata nei giorni scorsi dell'assessore al commercio Sergio Dressi che, su sollecitazione delle Ascom, aveva ipotizzato l'esenzione per i nuovi negozi, o per gli esercizi che volessero ampliare la metratura, in cambio di una tassa e la creazione di un fondo comunale ad hoc per la costruzione di posti macchina. Una soluzione che ha incontro l'interesse dell'assessore all'urbanistica, competente per norme di questo tipo, che inquadra però il problema in un contesto più ampio. L'idea è quella di affrontare il problema dei parcheggi in chiave più generale, a partire dai piani edilizi e dai cosiddetti "oneri di urbanizzazione", vale a dire i costi pagati al comune da chi costruisce nuove strutture, non solo commerciali, per le spese di costruzione e mantenimento delle strade, e anche dei parcheggi. «Stiamo riformando proprio in questo periodo tutta la normativa sull'edilizia - dice l'assessore -, e un nuovo testo dovrebbe uscire da qui ad un mese. In questo contesto stiamo pensando anche di non far pagare a certe categorie gli oneri di urbanizzazione. Allo stesso modo si potrebbero prevedere degli oneri di urbanizzazione specifici per le superfici di vendita superiori ad una data superficie. Si tratta d'idee ancora da verificare, ma da tenere comunque in considerazione». Entro l'estate la giunta dovrebbe affrontare anche la parte urbanistica, mettendo così mano a tutta la materia: all'interno di questo progetto generale potrebbero trovare posto anche norme che, in ultima analisi, permettano ad esercizi superiori ad un certa metratura di aprire, pagando maggiori oneri, pur in assenza di un parcheggio privato. «Investire sui parcheggi non va visto però come una tassazione, - aggiunge subito l'assessore - ma come una risoluzione di un problema». Federica Seganti ricorda come nel recente bilancio siano stati inseriti molti fondi e contributi a favore della realizzazione di nuovi posti auto, anche nei centri storici. «Quella dei parcheggi è una necessità fortissima, e ognuno deve fare la sua parte: prevedere un contributo dei commercianti per permettere ai comuni di costruire più parcheggi, è un'operazione che va a favore di tutti, a partire dai commercianti stessi. Investire sui parcheggi può essere visto come una politica per favorire i clienti. Credo che siano tutti argomenti con implicazioni notevoli, e su cui occorre lavorare». L'assessore all'urbanistica ricorda come la norma che impone l'obbligo di parcheggio per i nuovi esercizi superiori ai 400 metri quadrati, vada comunque riconsiderata: «quando è stata concepita si pensava a esercizi con un'elevata capacità di attrazione di clienti, e quindi ci dovevano essere delle misure particolari. Oggi 400 metri quadri rappresentano non dico un negozio in zona urbana, ma quasi: le superfici si sono allargate moltissimo, senza comportare necessariamente un aumento della clientela nei centri urbani».